Vantaggi del caricamento personale della cartuccia a pallini
Il caricamento domestico delle cartucce da caccia era nei primi decenni del secolo quasi indispensabile per due motivi: il caricamento industriale non aveva raggiunto lo sviluppo attuale, per cui non vi era sufficiente offerta di munizioni originali, e le esistenti raggiungevano un prezzo di vendita molto elevato, pur essendo raramente di buona qualità. la grande maggioranza dei cacciatori era quindi costretto a ricorrere al caricamento personale oppure all'acquisto di cartucce prodotte artigianalmente nelle armerie.
Attualmente esiste invece un vasto assortimento di cartucce originali di buona marca ed ottime prestazioni medie, mentre i materiali che servono al confezionamento delle cartucce risultano alquanto costosi.
Ciò nonostante esistono cacciatori e tiratori che sparano esclusivamente cartucce personali che hanno la possibilità, adattando dosi e componenti della carica, di costruire cartucce specifiche per il proprio fucile, la caccia paticata, la distanza media del tiro ...
Ottenere una cartuccia specifica, ossia tale da garantire il miglior rendimento balistico in particolari condizioni di impiego, no costituisce una facile impresa, e neppure un'attività priva di pericoli.
Prescindendo dal rischio esistente nella manipolazione di qualsiasi sostanza esplodente, il vero reale pericolo consiste nell'errore del dosaggio, dell'abbinamento di componenti, di assetto della cartuccia. Nel caricamento, mi sembra evidente, non c'è spazio per l'estro e l'improvvisazione, e neppure l'esperienza è sufficiente in ogni caso: occorrerà possedere almeno i fondamentali della balistica della cartuccia da caccia, oppure ricorrere ai consigli di persone esperte ... amici la pelle è pelle!
Attrezzatura per il caricamento personale
- bilancina di precisione
- un misurino regolabile tramite vite, per il dosaggio delle polveri voluminose e del piombo
- un misurino dello stesso tipo, più piccolo, per le polveri dense
- un imbuto piccolo
- un cucchiaio piccolo
- un calcaborre del calibro delle cartucce
- due ciotole di legno o vetro, per contenere la polvere ed i pallini
- una palmella da 50 alloggiamenti, per i bossoli in corso di caricamento
- un regolo di legno col doppio decimetro, per misurare l'altezza delle borre e dell'orlatura, ed anche per rasare i misurini
- un pinzetta per togliere dal bossolo i cartoncini che di sono disposti a taglio, e per maneggiare i pesini più piccoli
- un cavatappi o un succhiello, per estrarre borre dal bossolo quando vogliamo scaricare una cartuccia
- un orlatore manuale per praticare l'orlo tondo, o anche la chiusura stellare, da applicare al tavolo di caricamento
Con questa attrezzatura elementare carico ottime cartucce, almeno mi sembrano tali, cmq adatte ai miei fucili e alle cacce che pratico !
Bossolo
La scelta del bossolo è in stretta relazione alla lunghezza della camera di cartuccia. Se è più lungo si sviluppano in canna pressioni pericolose, se + corto si verifica una forte diminuzione del rendimento della cartuccia con abbassamento di velocità iniziale dei pallini e cattiva distribuzione della rosata. Deve essere adatto al tipo di polvere, contenere la carica di pallini e avere lo spazio per l'orlatura. La maggior parte dei bossoli ha un tubo di plastica di elevata resistenza, fondello di rinforzo in lamierino, innesco di tipo doppia forza scoperto (DFS) contenente miscela antirugine.
I bossoli di plastica sono resistenti ed elastici, proteggono la polvere dall'umidità, si prestano a numerose ricariche. In unione alle borre di plastica consentono di ottenere cartucce potenti e veloco, mentre non gradiscono l'abbinamento con le tradizionali borre di feltro, che in essi non effettuano una sufficiente tenuta dei gas.
Inneschi
la capacità di infiammazione dell'innesco varia moltissimo daun tipo all'altro di apparecchio, secondo le caratteristiche e la quantità di miscela che contiene, la forma e la lunghezza della sua vampa di detonazione, il volume e la temperatura dei gas emessi, il tempo di detonazione, etc.
iI vecchi inneschi con miscela a base di fulminato di mercurio emettevano una modesta quantità di gas, ma con altissima temperatura e, quindi, risultavano erosivi e corrosivi per i residui acidi. Gli inneschi moderni contenenti miscela antirugine a base di stifnato di piombo, impropriamenti detti inossidabili, emettono al contrario una forte quantità di gas, la cui temperatura, però, è inferiore. Per questo motivo vengono pure definiti "inneschi freddi".
Solo poche industrie minori fabbricano attualmente gli inneschi comini di tipo 6,45 o 5,45 al fulminato, che servono per caricare le vecchie polveri di combustione vivace del tipo ACAPNIA, UNIVERSAL, SUPERBALISTITE ... più usati: il DFS615 (media potenza) e il DFS616 (alta potenza) prodotti dalla FIOCCHI con miscela del tipo inossidabile. Le cariche che troverai di seguito sono confezionate con questi 3 tipi di innesco.
Polvere
Scartata l'idea di usare i misturoni di polveri varie o di quelle belliche macinate ecc ... (nel dopo guerra chi non lo ha fatto alzi la mano!) per la pericolosità insita in queste operazioni e per i risultati aleatori che si conseguivano (ma allora si sparava per lo + al fermo...) oggi abbiamo a disposizione una varietà tale di polveri, tutte ottime, che si corre il rischio di passare la propria vita venatoria a provare questa o quella, nella speraza della cartuccia miracolosa, del tipo contraerea, che fulmini ogni tordo a 60 - 70 metri, mentre sappiamo che un tiro sui 35 - 40, che abbatta il nostro volatile, è sinonimo di una signora cartuccia ...
Cmq diremo che le polveri da caccia si dividono in 2 grandi categorie: quelle monobasiche, alla nitrocellulosa (JK6, GM3,GP, A.L. ...), e quelle a doppia base (SIPE, S4, BallPowder dell Winchester ...), nitrocellulosa e nitroglicerina in varie percentuali e ognuna adatta a spingere dosi adatte di piombo. Occorrerà quindi tener ben presente le cariche minime e max suggerite dal fabricante, per non incorrere in errori che ne pregiudicano la resa della cartuccia e, soprattutto l'incolumità di chi le adopera.
In linea generale le monobasi rendono bene col tempo freddo e caldo asciutti, le doppie basi con il tempo umido.
Borraggio
Tralascio volutamente il borraggio tradizionale ( è difficile reperire sul mercato buone borre di feltro ... cmq metto le dosi che io faccio con le ultime borre rimaste ...) per le borre contenitore, leggere, deformabili per ammortizzare la violenza della spinta, che proteggono i pallini nella corsa lungo la canna. Esse vanno messe direttamente sopra la polvere. Richiedono una sensibile riduzione della dose di polvere. Permettono di realizzare cartucce che sviluppano altissime velocità e rosate regolari anche a lungo. Possono, private delle alette del contenitore e con un assetto idoneo, contribuire alla costruzione di cartucce dispersanti o da media distanza.
Pallini
Oggi sono costituiti da piombo temperato, cioè piombo dolce contenente arsenico e raffreddato repentinamente. Si usano anche quelli rivertiti di nikel o rame. Questi procedimenti servono ad aumentarme la indeformabilità. Naturalmente devono essere adatti alla mole del selvatico e alla distanza di tiro. Devono formare una rosata sufficientemente densa e conservare l'energia sufficiente a procurare un certo numero di ferite gravi. I pallini + piccoli aumentano la pressione in canna e le velocità iniziali della carica: in pratica si usa una leggera diminuzione della quantità di polvere rispetto a quelli + grandi.
Chiusura
Si può effettuare tramite orlo tondo o per mezzo della stellare.Orlo tondo (cartone) = 5 - 6 mm ( plastica) = 6 - 7 mm. La stellare invece impegna i bossoli di plastica per circa 12 mm comprese le pliche.
Okkio: una orlatura eccessivamente profonda aumenta la pressione al contrario quella meno profonda. Cmq i pallini, nella cartuccia terminata non dovrebbero muoversi o almeno pochissimo.
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