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Pagine di caccia ai tordi








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  Schede dei tordi:     Bottaccio,  Sassello,  Cesena,  Merlo,  Tordela
  Migrazione dei turdidi:        Merlo Bottaccio,   Sassello,   Cesena


cartina area di nidificazione del  merlo Merlo, turdus merula.
Il merli italiani sono stanziali, salvo quelli delle Alpi; molti di essi trascorrono l'intera vita nella ristretta superficie occupata dalle siepi e con poco spazio attorno per la pastura.
I soggetti del Nord, invece, sono costretti ad emigrare nello stesso periodo dei tordi bottacci. Sono caratterizzati da ali a punta, più adatte alla migrazione, mentre quelli nostrani hanno l'ala corta e arrotondata. I migratori giungono da diversi paesi europei: ex Cecoslovacchia (30%), Ungheria (20%), ex Jugoslavia (7%), Polonia (6%), dalla Germania, dalla Francia, dall'Inghilterra ... arrivando a percorrere oltre 1500 Km. Il comportamento dei merli migratori è diverso da quello dei nostrani. I migratori prediligono, per la sosta, alberi d'alto fusto. per ciò che riguarda l'Italia, la migrazione è stata studiata dal 1930 al 1943 presso l'osservatorio ornitologico di castel Fusano e in altri centri d'inanellamento. E' stato constatato che alcuni merli, dopo aver nidificato nel Centro-meridione, si spostano verso le regioni settentrionali. Lo dimostra anche il fatto che soggetti, inanellati mentre erano ancora pulcini nei pressi di Castel Fusano, sono stati poi catturati sia in Romagna che nel Veneto l'anno successivo. Accade anche che molti merli che nidificano nelle regioni settentrionali, si spostino a Sud e che vi rimangano avendo trovato un habitat idoneo.

merlo, turdus merula La migrazione avviene in tempi lunghi proprio perchè, contrariamente ad altri volatili, il merlo sosta dove trova abbondanza di pastura.
L'autunnale raggiunge il culmine - risulta dai dati forniti dagli impianti di cattura con le reti - proprio al termine di quella del tordo. In particolare nelle regioni settentrionali il passo raggiunge la massima intensità dal terza settimana di ottobre all prima di novembre , in quelle centrali, invece, da fine ottobre alla terza settimana di novembre. Il ripasso è anticipato, rispetto a quello del bottaccio e tende ad esaurirsi a metà febbraio.

Bibliografia:
Mario Rotondi, 1962, "Migratori alati".
Alberto Bacchi della Lega (1848-1924), "Cacce e costumi degli uccelli silvani".