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Pagine di caccia ai tordi
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Il Setter: storia
e curiosità.
by Giorgio da Roma
Che dire? Il setter è bello e bravo
, è stato il mio cane. Ne ho avuti
3. Ora, il tempo e gli acchiacchi, che inevitabilente
porta con se, mi fanno propendere per il breton
(qualcuno può offrirmi una femmina?)
... il Setter è bello e bravo; sicuramente
non adatto al cacciatore di tordi, ma essendo
molto intelligente si adatta a tutte le cacce
soprattutto quelle che richiedono l'esplorazione
di vaste aree, siano esse pianeggianti o montuose.
Io li ho portati sempre a caccia di tordi,
di beccacce e di quaglie, quelle vere, quando
si trovavano, tra le stoppie, a settembre
... eccellenti nello sfrullo dei turdidi,
infaticabili nell'esplorazione delle spallette,
eccellenti nel riporto dall'allodola al fagiano,
dalla gallinella d'acqua al porciglione. Ma
è con la quaglia che ho avuto le più
forti emozioni. Come avrai capito io caccio
col setter in maniera anomala rispetto alle
caratteristiche della razza ... sono un tordajolo
soprattutto!!!
Non scandalizzarti, ognuno fa la caccia che preferisce e,
se sei qui a leggere queste 4 righe in libertà vuol dire, a mio parere , che consideri la caccia col cane un fatto di complicità tra te e il tuo amico a quattro zampe di qualsiasi razza sia ... ok?
Di seguito metto alcune notizie sui setter che vengono riportate dagli autori inglesi sin dalla seconda metà del XVI sec. che deve il suo nome da "to sit", sedere, e che indica bene uno degli atteggiamenti di questa razza da ferma, anche se occorre attendere il 1826, e l'allevatore Edward Laverack, per avere una razza veramente omogenea.
Il setter inglese
Con una consaguinità perseguita per oltre mezzo secolo, questo grande allevatore ha creato un corrente di sangue che sta all'origine di tutti i setter inglesi attualmente
esistenti. Tuttavia il sangue Laverack, proprio in ragione di questa consanguineità portat avanti per troppo tempo, produceva alla fine soggetti fragili; ciò fu compreso perfettamente da Llewelyn che introdusse il sangue di setter irlandese ottenendo soggetti validissimi sia nelle field-trials sia nelle esposizioni.
Le prime importazioni di setter in Italia risalgono agli ultimi anni dell'800. Da allora la moda del setter non ha cessato di aumentare, tanto tra gli amatori dei bei cani che tra i cacciatori che preferiscono un cane molto veloce e con ottimo naso.
Si rimprovera spesso al setter un carattere difficile, scarso collegamento ecc... ma chi ama questa razza sa benissimo che è un cane costruito per cacciare al galoppo relativamente lontano dal padrone ... un buon addestramento fondato sulla stima reciproca più che con la coercizione, a mio avviso, ne fanno un ottimo compagno di caccia ... se è questa che ci interessa. Per le gare? ammiro gli amici addestratori, ma io penso alla caccia vera ... ognuno si diverta come vuole col suo amico quadrupede, anche se credo fondamentale che anche il cane sia felice di stare con l'umano che ha eletto a capobranco !!!
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