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Pagine di caccia ai tordi








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Il Galletto livornese ...

Cmq... tutto cominciò qualche secolo fa con l'altro setter. Cacciavamo di pomeriggio vicino ad una piccola zona di addestramento cani, dalle parti di Cecanibbio, amico la località è vera controlla...è una traversa della Boccea, vicino all'Arrone. La ZAC era in alto e degradava con un ampio spallettone fino a trasformarsi in una vasto medicaio attraversato dal fiume che scorre tra alti rovi, pioppi e salici. Si batteva la zona nella speranza di incontrare qualche quaglia e impossibili fagiani sfuggiti al fuoco degli sterminatori di polli colorati. Ogni tanto ricevevamo un premio alle nostre fatiche... quel pomeriggio tutto sembrava mettersi per il meglio. Due quaglie grassocce....evidentemente inselvatichite...fermate e riportate da manuale, erano cadute sul medicaio. Pensavo che fosse giunta l'ora di chiudere, quando il Barone , che mi precedeva ad una 30ina di metri, si blocca, testa a 45 gradi sulla sinistra, in catalessiiiiiiii !!! Mai visto il cane in questo stato! Mi avvicino lentamente, controllo la mia posizione: il selvatico si trova sulla sinistra, il sole, ormai basso sull'orizzonte, sulla destra...dovrebbe partire sulla sinistra...ormai sono giunto ad una 15ina di metri. Vedo delle piume colorate ad un paio di metri dal naso del Barone...
- sei fatto! - .
Do il via al cane.
Il pennuto parte di traverso a circa mezzo metro da terra come una quaglia troppo grassa. Due colpi in rapida successione. Non l'ho preso - penso - ... non sono abituato a sparare così basso...uffahhh! starà allontanandosi di pedina e cerco di dirigermi verso il fiume per sbarrargli la strada... quando vedo il Barone gattonare come non aveva fatto mai. Un balzo, un nugolo di penne e... torna trionfante col pennuto che sta tirando le cuoia, in bocca. Bell'animale...un po' piccolo... lo soppeso ma... azzzzzzzzzzzzzzz.....è un galletto livornese non so se li conoscete...sono piccolini, tutti colorati...bellissimi. ma non sono specie cacciabile. Mi guardo intorno mentre il cuore va in fuorigiri. Nessuno ha assistito al delitto. C'è un casale a circa mezzo Km, che sia fuggito da lì?
E adesso?
Calma Giò. Una marea di pensieri si agita. E la paura dell'arrivo di qualche guardia venatoria...dove la mettete?
Allora, vado al casale dico che mi sono sbagliato ecc...pago il dovuto. Seeeee il fattore conosce tutti, il maledetto mi sputtana con gli altri. Già mi sento deriso, un esiliato, un apolide della caccia.
Lo getto nel fiume? Lo sotterro? Seeeeeee, ne faccio pasto per le volpi.
Sapete com'è finita? Ho invitato il pennuto a cena. Ottimo commensale. E' stato cucinato con i funghi, come un fagiano vero, ... sapeva di selvaggina di altri tempi!!!
Questa storia potevo raccontarla solo a voi amici tordajoli. Inoltre il reato è caduto in prescrizione. In fondo non lo avevo colpito : era stato il Barone a farlo fuori... potevo essere imputato solo di omissione di soccorso, forse di vilipendio di cadavere... ma ormai era morto... voi che avreste fatto? >>>>>>>>>>>>>>> bye! Giorgio (1999)





Si può andare a caccia con un cockerino? boh...

Primi anni '80. Ottobre. Pomeriggio. Terminato il lavoro alle 12.30, passo a casa e metto nel tascapanne un centinaio di cartucce, gli specchietti, due rosette, una con salsicce e una con broccoletti saltati, due birrette fresche e invito il mio 1° setter pantofolaio, addormentato sul balcone, che a malincuore mi segue. Nei giorni precedenti c'erano stati temporali nella zona e quella mattina recandomi al lavoro avevo sentito il canto delle allodole.
- Sta a vede che 'sta vorta te becco 'na bell' entrata - mi sono detto.
Il posto di caccia distava da casa circa 5 minuti di macchina . Si trattava di una 50ina di ettari, antica Via dei Fontanili, Podere S. Giusto sulla Casal del Marmo, allora si cacciava anche all'interno del GRA... una spianata alta, ai bordi , a mò di recinzione, numerosissimi ulivi molto vecchi. Il terreno veniva regolarmente arato nei primi di ottobre per interrare le stoppie.
Parcheggiata la macchina dove terminava l'asfalto, mi inoltro sul sentiero che conduceva alla spianata. In lontananza branchetti di allodole giocano nel cielo pulito, il setter non le degna di uno sguardo. Mah... ! Ottimo in riserva, ferma da dio, correttissimo... così dicono i miei compaesani ai quali lo presto la domenica, ma almeno uno sguardo ... ! azzzzz che siamo messi insieme a fare? E' come mantenere un bella amante che si concede a tutti e a te non riserva neanche una carezza!
Rimuginando questi pensieri, raggiungo il mio posto preferito e sistemo gli attrezzi su una grossa pietra all'ombra di un ulivo secolare. Monto gli specchietti e li posiziono ad una 20ina di passi. Faccio il capannolo, davanti al masso, con alcune frasche. Eccomi lì, in pace con Dio e con gli uomini, seduto col sovrapposto in cal. 20 (caricato con le cartucce da me preparate ) sulle ginocchia. Cielo di un azzurro impossibile. Branchetti di allodole che giocano sugli specchietti. Il setter vicino che dorme sulla grossa, ... russa il signorino! E le allodole si mantengono fuori tiro di 5-10 metri. Fischio: pio...pio... crrrrioooo...crrrrrioooo... niente! Forse vogliono che suoni Chopin? Col cal. 20 meglio non azzardare. Aspetto.
Un sordo rumore che proviene dallo stomaco mi avverte che non ho ancora pranzato. Attacco le rosette. Le allodole continuano a giocare fuori tiro, il setter dorme... ma chi se ne frega, la birra è ancora fresca ! Un alito di vento accompagna i miei ricordi...il primo tordo...la prima beccaccia come il primo amore...
- Salve, che fai? dormi? -
- Azzzzzzzzz... da dove arrivi? mi hai fatto prendere un colpo! - Colto di sorpresa dalla "cecagna", non mi sono accorto dell'arrivo di Antonio, finanziere in pensione, incontrato una volta a Tolfa. Ha in una mano un cestello di vimini e nell'altra una canna telescopica con una specie di fungo in cima, fuciletto e tascapane sulle spalle, un cockerino a fianco. - Se vieni a pesca hai sbagliato posto! se vieni a caccia...queste sono allodole atee, ma se porti a fare pipì il cagnolino di tua moglie qui c'è spazio per tutti ! - gli offro una birra.
- Vedremo. Io sono un ottimo predicatore, saprò convicerle... eheheheheheh. -
- Seeeeeeeeee - penso - il solito pallonaro! se non hanno creduto ai miei fischietti... - modestia a parte riesco ad essere molto convicente coi ciufoletti!
Decidiamo di cacciare dallo stesso capanno, il masso è largo abbastanza per tutti e due. Apre la canna telescopica e tira fuori dal cestello una gabbia. Estrae una civetta che mette sul marzuolo. Sistema il tutto a una quindicina di metri da noi. Ci accordiamo: io sparo a destra lui a sinistra della civetta. I branchetti di allodole cominciano da subito a roteare vicino al rapace...bisogna stare attenti a non colpire la civetta.
Cose da pazzi!!! i branchetti vanno e vengono il tiro è quasi da fermo. Il cockerino intanto raccoglie diligentemente le prede e le mette nel cestello. Non ne ha persa una! Intanto il mio setter osserva annoiato la scena.
Rientrando Antonio mi dice che aveva avuto una grande passione per il pointer. Qualche tempo fà si cacciava praticamente tutto l'anno quaglie, fagiani veri, starne doc, beccacce.... da qualche anno ha scoperto i tordi e le allodole. Il cocker ha risolto i problemi di riporto.
Sulla Boccea si caccia in luoghi dove è difficile recuperare i selvatici abbattuti... d'accordo, ma santa pazienza, si può andare a caccia con un peluche del genere?
Non so che fine abbiano fatto: ora non si caccia più nè dentro il GRA ...nè con la civetta...tutto vietato... ufffaaaahhhhhhhh
Concludo. Ad ognuno la sua caccia... ad ogni caccia il suo cane...ognuno cacci con che ca...ne je pare ! >>> bye! Giorgio (1982)